Roma. Quella che ormai sembra essersi configurata come una storica e interminabile serie di affondi e botta e risposta tra il premier e la magistratura, ha visto nella giornata di oggi l'aggiunta di un nuovo capitolo. Prendendo la parola nel corso dell'assemblea della Confesercenti, Silvio Berlusconi è tornato ad attaccare le toghe, con un affondo lapidario: "I giudici e i pm ideologizzati - ha affermato il presidente del Consiglio - sono una metastasi della nostra democrazia". Il premier ha voluto utilizzare l'arma dell'ironia, ricordando che ci sono "molti pm c
he vorrebbero vedermi legato", mimando persino le manette ai polsi. Infine, ha generalizzato mostrando la difficile situazione nella quale si viene a trovare qualunque presidente del Consiglio italiano, che ha "le mani legate di fronte ad un'architettura che non è quella di uno stato moderno ma è quella di uno stato antico". L'affondo ai "giudici ideologizzati" non poteva che accendere l'ira della platea della Confesercenti, che si è levata, salvo qualche applauso proveniente dalla stessa, con una serie di fischi e "buuuh". E non è servito a calmarla l'articolato discorso di Berlusconi che, dati alla mano, ha spiegato:" dal 1994 al 2006 ci sono stati più di 789 tra pm e magistrati che si sono interessati del "pericolo Berlusconi", per sovvertire la democrazia, non ci sono riusciti e non ci riusciranno. I cittadini hanno il diritto di vedere governare chi hanno deciso, tramite libere elezioni, di scegliere per la guida del Paese". In risposta ai fischi, poi, il premier ha affermato: "Mi indigna quando qualcuno si lascia trasportare dall'ala giustizialista della magistratura. Ho anche fiducia nella magistratura, ma dopo un calvario simile in me c'è indignazione. Ed ha aggiunto: Mi avete invitato voi...".
Affondo anche all'opposizione - Nel giorno dell'assemblea della Confesercenti, Berlusconi non ha risparmato nemmeno una critica all'opposizione, che considera colpevole di aver spezzato il dialogo con la maggioranza. "L'opposizione è rimasta indietro ed è giustizialista", è stato l'attacco del premier, che individua le cause della fine del dialogo nell'incapacità dell'opposizione di capire e unirsi alla maggioranza per cercare di combattere chi sovverte la democrazia. Ma il leader del Pd, Veltroni, ha risposto in maniera chiara all'intervento del Cavaliere, giudicandolo un "imbarazzante comizio".
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he vorrebbero vedermi legato", mimando persino le manette ai polsi. Infine, ha generalizzato mostrando la difficile situazione nella quale si viene a trovare qualunque presidente del Consiglio italiano, che ha "le mani legate di fronte ad un'architettura che non è quella di uno stato moderno ma è quella di uno stato antico". L'affondo ai "giudici ideologizzati" non poteva che accendere l'ira della platea della Confesercenti, che si è levata, salvo qualche applauso proveniente dalla stessa, con una serie di fischi e "buuuh". E non è servito a calmarla l'articolato discorso di Berlusconi che, dati alla mano, ha spiegato:" dal 1994 al 2006 ci sono stati più di 789 tra pm e magistrati che si sono interessati del "pericolo Berlusconi", per sovvertire la democrazia, non ci sono riusciti e non ci riusciranno. I cittadini hanno il diritto di vedere governare chi hanno deciso, tramite libere elezioni, di scegliere per la guida del Paese". In risposta ai fischi, poi, il premier ha affermato: "Mi indigna quando qualcuno si lascia trasportare dall'ala giustizialista della magistratura. Ho anche fiducia nella magistratura, ma dopo un calvario simile in me c'è indignazione. Ed ha aggiunto: Mi avete invitato voi...".Affondo anche all'opposizione - Nel giorno dell'assemblea della Confesercenti, Berlusconi non ha risparmato nemmeno una critica all'opposizione, che considera colpevole di aver spezzato il dialogo con la maggioranza. "L'opposizione è rimasta indietro ed è giustizialista", è stato l'attacco del premier, che individua le cause della fine del dialogo nell'incapacità dell'opposizione di capire e unirsi alla maggioranza per cercare di combattere chi sovverte la democrazia. Ma il leader del Pd, Veltroni, ha risposto in maniera chiara all'intervento del Cavaliere, giudicandolo un "imbarazzante comizio".







