Déjà vu
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AUDACI PROPOSTE SCOLASTICHE
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Mentre la scuola italiana cerca affannosamente di stare al passo con i sistemi scolastici degli altri paesi europei, una preside genovese ha avanzato un’originale proposta scolastica: formare una prima “D” composta di alunni ripetenti. Lo scopo è quello di aiutare i bocciati, facendo loro seguire i normali programmi della prima, affiancati dai programmi del secondo anno, in modo che, sostenendo un esame di idoneità, i promossi potranno passare direttamente alla terza. Alle proteste dei professori contro un modello di classe che marchia i ragazzi, imprimendo loro un sentimento di inferiorità, si è unito il no secco del ministro Fioroni. Marco Lodoli, su Repubblica, parla di “morale scolastica da Legione straniera, in cui gli ultimi saranno i primi”. A me, più che l’idea del ghetto dei meno bravi, preoccupa quella di offrire il recupero di più anni in uno. Con le insanabili faglie della scuola italiana, con i nostri alunni che lasciano la scuola superiore con una conoscenza di gran lunga inferiore a quella dei coetanei degli altri paesi europei, potrebbe aiutare la proposta di semplificare il lavoro – già abbastanza scheletrico - degli studenti ripetenti delle scuole pubbliche, come già avviene nelle scuole private, dove è concesso questo lusso in virtù delle laute cifre sborsate dagli studenti? I genitori dei bocciati e i loro figli dicono di sì. Non si lamentino questi ultimi se il loro futuro lavorativo non sarà tutto rose e fiori.
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