In piazza San Pietro, per il terzo anniversario della morte di Wojtyla, Benedetto XVI ha elogiato il predecessore:"aveva qualità soprannaturali"
Roma. Nel giorno in cui si celebra il terzo anniversario della morte di Papa Giovanni Paolo II, di fronte ad un'immensa folla di oltre 60 mila fedeli acclamante Wojtyla al grido di "Santo subito", Benedetto XVI ha elogiato il suo predecessore durante la messa solenne celebrata in piazza San Pietro, lodandone le "qualità soprannaturali", tra le quali spiccava "un'eccezionale sensibilità spirituale e umanistica". Una schiera di cardinali ha affiancato Papa Ratzinger per la celebrazione della messa, tra i quali l'arcivescovo di Cracovia, Stanislao Dziwisz, il decano del collegio cardinalizio Angelo Sodano, il vicario Camillo Ruini, l’arciprete della Basilica di San Pietro, Angelo Comastri, il cardinale polacco Stanislao Rylko. Tutti presenti a testimoniare l'importanza di una data, il 2 aprile appunto, destinata a rimanere "impressa nella memoria della Chiesa", come ha sottilineato lo stesso Benedetto, che ha affermato: "La data del 2 aprile è rimasta impressa nella memoria della Chiesa come il giorno della partenza da questo mondo del servo di Dio Papa Giovanni Paolo II. Riviviamo con emozione le ore di quel sabato sera, quando la notizia della morte fu accolta da una grande folla in preghiera che gremiva Piazza San Pietro". Cariche di emozione, poi, le parole pronunciate da Ratzinger nel prosieguo del suo elogio:" Per diversi giorni la Basilica Vaticana e questa Piazza sono state davvero il cuore del mondo. Un fiume ininterrotto di pellegrini - ha aggiunto - rese omaggio alla salma del venerato pontefice e i suoi funerali segnarono un’ulteriore testimonianza della stima e dell’affetto, che egli aveva conquistato nell’animo di tantissimi credenti e di persone d’ogni parte della terra". In serata, il cardinale polacco Stanislao Rylko, presente al fianco di Giovanni Paolo II nelle sue ultime ore, reciterà nelle grotte vaticane un rosario insieme a Ruini e Comastri in presenza di un gruppo di giovani, davanti alla candida lapide di Giovanni Paolo II.
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