Napoli. A due giorni dal primo Consiglio dei ministri "operativo" del Berlusconi IV, indetto lo scorso 21 maggio nella Prefettura di Napoli, ieri sono arrivati i primi frutti, con l'emanazione da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dei decreti legge sulla sicurezza e sull'emergenza rifiuti. Ma il dl riguardante il caso rifiuti non ha mancato di generare una situazione difficile: l'emanazione del provvedimento, che ha comportato l'individuazione delle discariche di Chiaiano e Terzigno (Napoli), Savignano Irpino e Andretta (Avellino), Ferrandelle a Santa Maria La Fossa e Cava Mastroianni in località Torrone a Lo Uttaro-Caserta (Caserta), Serre (Salerno) e Sant'Arcangelo Trimonte (Benevento), destinate allo sversamento delle migliaia di tonnellate di immondizia, ha infatti riacceso la tensione nel Napoletano. I primi incidenti tra polizia e manifestanti si sono verificati a Chiaiano, per un bilancio di dieci contusi e cinque fermi, secondo quanto riferito dai rappresentanti dei comitati anti-discarica. Proprio secondo questi ultimi, ai quali si uniscono voci non confermate, la polizia partenopea avrebbe adottato una linea dura tale da non desistere nemmeno dal caricare un gruppo in cui erano presenti anche donne e bambini. Ma la polizia nega che gli agenti abbiano commesso simili atti. Nella mattinata di oggi, un ragazzo è caduto da un parapetto ed è ora in gravi condizioni, mentre un agente è rimasto ustionato da una molotov. Solo nel pomeriggio, fortunatamente, la tensione si è allentata, e le circa 6 mila persone che hanno preso parte alla manifestazione anti-discarica hanno protestato pacificamente.
Maroni: reazione prevedibile, ma decisione saggia - Il ministro
dell'Interno, Roberto Maroni, ha dichiarato che era prevedibile la reazione dei cittadini di Chiaiano di fronte al decreto legge sui rifiuti, ma ha precisato che "nel provvedimento abbiamo preso la decisione saggia di mettere una discarica in ogni provincia: è chiaro che non fa piacere avere una discarica sul proprio territorio, ma è un principio di equità, una scelta di democrazia".

E Bertolaso tuona: chiudere questa vicenda - Il sottosegretario alla
presidenza del Consiglio con delega ai rifiuti, Guido Bertolaso, sottolineando la criticità della situazione, ha ribadito la saggezza del provvedimento sull'emergenza rifiuti, affermando:" Dobbiamo smetterla con le favole, con questo decreto legge intendiamo porre la parola fine a una vicenda che lo stesso presidente Napolitano in maniera ottimista e benevola ha definito penosa".

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