Dopo tre giorni di attesa, ieri l'inviato dell'Onu Gambari ha incontrato il generale Thang Shwe
Naypyidav. Mentre il popolo birmano manifesta tutta la sua rabbia nei confronti di un regime che ha scelto di adottare la più infame tra le reazioni possibili in risposta alle manifestazioni di piazza, l'Organizzazione delle Nazioni Unite, consapevole della necessità di un intervento volto a dare una svolta alla grave situazione nella quale si trova la Birmania ormai da molti giorni, ha deciso di affidare la futura scelta della giusta presa di posizione a quanto riferirà l'inviato speciale Ibrahim Gambari, che ieri, dopo un'attesa di tre giorni, è finalmente riuscito ad incontrare il generale Than Shwe nella nuova capitale Naypyidav. Non si sa ancora di cosa abbiano discusso nel corso del colloquio, al quale hanno preso parte anche gli autorevoli generali dell'esercito Maung Aye e Thura Shwe Mann, ma sono in molti a sostenere la possibilità di un'apertura alla trattativa, confidando nei due incontri che l'inviato dell'Onu ha tenuto con la leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari ormai da diversi anni. Si ipotizza infatti che la leader dell'opposizione abbia comunicato con la giunta attraverso la mediazione di Gambari.
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