Parigi. Quella conclusasi oggi al Palazzo dei congressi di Parigi è stata una votazione combattuta, che ha visto fronteggiarsi, per conquistarsi l'onore e il pregio di ospitare l'Expo 2015, due degne candidate: Milano e Smirne. Un fotofinish da togliere il respiro, e alla fine è stato proprio il capoluogo lombardo, tra la gioia della folta delegazione italiana, ad essere designato a ospitare la prossima edizione dell'Esposizione universale. A sancire il trionfo di Milano, 86 voti favorevoli contro le 65 preferenze per Smirne, per un totale di 151 voti, dopo che il primo tentativo di votazione era stato annullato a causa del malfunzionamento delle pulsantiere di alcuni delegati. L'atteso risultato della votazione è arrivato in un momento reso tesissimo anche dal fatto che in Turchia voci di corridoio avevano fatto trapelare la falsa notizia che Smirne si fosse aggiudicata la designazione, a seguito della prima votazione, poi annullata. La gente era già scesa a festeggiare con tanto di striscioni per le strade di Smirne, quando è stato dato l'annuncio reale. "Sono contenta per Milano, ma sono contenta per tutto il mondo perché sarà un'Esposizione universale per tutto il mondo", ha annunciato entusiasta il sindaco di Milano Letizia Moratti, che ha ricevuto i complimenti di Romano Prodi:" È importante questa vittoria dell'Italia e del mio governo, ci siamo mossi in modo unitario e il risultato è eccezionale. Abbiamo avuto però anche un po' di paura negli ultimi momenti". Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso grande soddisfazione per il risultato, affermando che "il brillante risultato premia lo sforzo comune e la vincente strategia di cooperazione fra tutte le istituzioni interessate, confermando come l’eccellenza del sistema Italia sia pienamente riconosciuta e apprezzata a livello internazionale". Aveva invece raccomandato di far attenzione al sistema di votazione usato prima del voto, il ministro per il Commercio internazionale Emma Bonino, che aveva affermato:"Nel rush finale ci sono stati fenomeni non limpidissimi, forse sarebbe meglio rivedere il meccanismo di voto introducendo il voro palese. C'è il rischio che con il voto segreto non sempre vengano seguite le indicazioni da parte dei delegati".
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