Secondo risultati non confermati, Medveved ha vinto con il 71,23% dei voti. Dietro di lui Ziuganov (17,9%). Ma la critica accusa: "Brogli"
Mosca. Una vera e propria votazione plebiscitaria ha permesso ieri al candidato 42enne Dmitri Medvedev di ottenere l'agognata carica di presidente della Russia. Secondo i risultati preliminari diffusi dalla commissione elettorale, infatti, il delfino di Putin ha letteralmente surclassato i rivali, ottenendo il 71,23% delle preferenze, aggiugicandosi il voto favorevole di ben 109 milioni di aventi diritto. Dietro di lui, in seconda posizione, il candidato comunista Gennady Ziuganov, che si è aggiudicato il 17,9% dei voti, seguito dall'ultranazionalista Vladimir Zhirinovsky (9,5%) e dall’indipendente Andrey Bogdanov (1,2%). Il risultato di ieri apre la strada ad un tandem alla guida dello Stato, che vede Putin affiancare Medvedev come futuro primo ministro. Il delfino di Putin, che ha coronato un successo molto simile a quello ottenuto dal presidente uscente nel 2003 (71,31% dei voti), diventerà il terzo presidente post-sovietico, dopo Boris Eltsin (1991-1999) e Putin (2000-2008). Putin ha espresso grande soddisfazione per il successo di Medvedev che, proprio per ribadire la linea politica che seguirà in futuro, nella sua prima dichiarazione ufficiale dopo il voto ha dichiarato:" Penso che la mia presidenza sarà una diretta continuazione di quella di Putin". Molte polemiche hanno tuttavia avvolto l'esito delle presidenziali russe. I critici affermano che la vittoria è stata orchestrata in modo che il leader uscente del Cremlino possa mantenere le redini del potere. Alcuni leader dell'opposizione hanno già annunciato la loro volontà di fare ricorsi o di presentare prove che rivelerebbero l'effettiva presenza di brogli elettorali. Non sono mancati scontri a scaldare la temperatura. Nel Caucaso, due esplosioni hanno provocato morti e feriti. Gli attacchi sarebbero stai sferrati a Khasavyurt, in Dagestan, vicino al confine ceceno, contro un convoglio della polizia russa. Il leader del movimento di opposizione Altra Russia Garry Kasparov, poi, è stato bloccato dalla polizia mentre cercava di raggiungere la Piazza Rossa per protestare, portando con se tanto di valigetta con su scritto "non partecipo a questa farsa". Nonostante le proteste, tuttavia, l'avvicendamento al Cremlino è già previsto per il 7 maggio. E, nella serata di ieri, Putin e Medvedev sono usciti insieme per assistere al concerto rock tenutosi sulla spianata della chiesa di San Basilio, ottenendo il caloroso applauso della folla. A prendere la parola è stato poi il presidente uscente Putin che, congratulandosi con Medvedev, ha affermato:" Le elezioni sono valide, il nostro candidato sta vincendo con tranquillità, la Costituzione e i tempi stabiliti sono stati rispettati in pieno. Ringrazio anche gli altri candidati e faccio loro gli auguri. Le elezioni si sono concluse, e le passioni elettorali devono appartenere al passato. Bisogna unire tutti gli sforzi per il bene del Paese".

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