Dal Festival del Cinema, lo scrittore Saviano assiste con rabbia al caos rifiuti, e ne denuncia i responsabili. A breve convocato un Cdm a Napoli
Cannes. Mentre l'emergenza rifiuti a Napoli e provincia non accenna a placarsi, con l'intero Napoletano che ha trascorso un'altra terribile notte tra incendi, blocchi stradali e un totale di 3 mila 500 tonnellate di immondizia sparse per le strade, lo scrittore Roberto Saviano, direttamente dal Festival del Cinema, in cui è presente per accompagnare il film di Matteo Garrone "Gomorra" tratto dal suo romanzo, non ci pensa due volte a bacchettare i responsabili del caos rifiuti, giunto terribilmente all'apogeo: "I boss ragionano come manager e la camorra gestisce un impero del crimine di cui i rifiuti sono uno dei settori più redditizi e in maggior espansione", afferma lo scrittore nonché cottadino impegnato, che non ha mai evitato di mettere a repentaglio la

propria vita pur di mostrare la verità dei fatti, troppe volte dissimulata. E ha proseguito: "Grazie ai suoi prezzi concorrenziali, la camorra ha acquisito il monopolio del traffico dei rifiuti tossici. Da oltre trent'anni molte imprese del Nord e del Centro Italia hanno trasportato, tramite intermediari legati a cosche malavitose, le loro scorie al Sud, avvelenando i nostri terreni agricoli e favorendo l'aumento esponenziale dei casi di cancro. Se quei rifiuti illegali, gestiti dai clan, fossero ammonticchiati, formerebbero una montagna di 14.600 metri su una base di tre ettari, circa il doppio dell'Everest". Saviano si esprime con rabbia, mentre assiste all'acuirsi dell'emergenza rifiuti. Un tema che non a caso è uno dei principali del suo libro, e che Garrone ha voluto inserire in primo piano anche nel film. Al momento l'unica speranza per una rapida soluzione del caos rifiuti, la stessa invocata dall'Unione Europea, è da affidare al Consiglio dei ministri, che presto sarà convocato a Napoli.
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