La Cassazione conferma la condanna a 16 anni di carcere ad Anna Maria. La difesa: "Non finisce qui". Soddisfatto il Ris di Parma


Il fronte della difesa: "Non finisce qui" - Amareggiata e addolorata, la difesa tuttavia non
si butta giù. "Speravamo molto in un esito differente ma la battaglia non finisce qui" ha commentato l'avvocato Paolo Chicco, uno dei penalisti difensori della Franzoni. E ha proseguito: "Ci sono ancora strumenti giudiziari che possiamo utilizzare: nel corso del procedimento Cogne-bis sarà possibile intervenire per la ricerca effettiva della verità". Ed è stato un commento carico di dolore anche quello espresso dall'avvocato Carlo Taormina, ex difensore di Anna Maria, che non ha esitato un attimo a denunciare che "se ne va in carcere un' innocente", condannata solo perchè "non si è trovato un altro colpevole".

Il Ris di Parma: "Giustizia è fatta" - Il reparto di investigazioni scientifiche dei carabinieri di Parma, che ha partecipato alle indagini nella baita di Cogne, si è detto soddisfatto dell'epilogo al quale è approdato il caso del delitto del piccolo Samuele. "La sentenza - ha detto infatti il colonnello all'Adnkronos - rende merito al lavoro rigoroso e scrupoloso del Ris di Parma".
L'opinione di Bruno Vespa: "E' stata lei, ma non lo sa" - Bruno Vespa, che ha dedicato
ben 6 anni di puntate del programma Porta a Porta al caso del delitto del piccolo Samuele, pur dimostrando commozione per la triste conclusione di questa vicenda, che ha visto una mamma lasciare due figli piccoli per dover andare in prigione, ha affermato che a suo avviso è stata lei l'autrice dell'omicidio del figlio. Ma ha precisato:" Il problema è in quali condizioni lo ha fatto. Questo resta un grande mistero ed è il motivo per cui la gente si è tanto appassionata alla vicenda. Il caso Cogne è unico al mondo, non ne esiste uno simile. Un’imputata che per anni conferma lucidamente la stessa versione dei fatti. Resterà un caso di scuola e verrà studiato a lungo".

Leggi il primo articolo sul delitto di Cogne pubblicato sul Corriere della Sera il 31 gennaio 2002
2 commenti:
15 novembre 2009 alle ore 15:31
necessita di verificare:)
15 novembre 2009 alle ore 15:59
leggere l'intero blog, pretty good
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