Roma. A otto mesi di distanza dall'emanazione della sentenza della Cassazione che consentiva la coltivazione domestica di piante di cannabis se coltivate a scopo ornamentale, gli "ermellini" fanno dietrofront. La IV Sezione Penale ha infatti depositato ieri un verdetto che stabilisce di perseguire penalmente i soggetti che coltivino in casa anche una sola piantina di marijuana. Si legge infatti nella sentenza che "la coltivazione di canapa indiana va sanzionata indipendentemente dall'ampiezza del numero di piante contenenti sostanze tossiche". Il caso, che ha portato la Cassazione a rivedere il proprio verdetto, è partito da una decisione della Corte d'Appello di Messina, che ha condannato una donna per la detenzione di otto piantine di cannabis indica, facendo sì che non venisse accolto il ricorso presentato dalla stessa in Cassazione. Deciso cambio di rotta da parte della Suprema Corte, dunque, rispetto a quanto avvenuto lo scorso 10 maggio, quando la VI Sezione Penale aveva respinto quanto deliberato dalla Corte d'Appello di Roma, che aveva condannato un uomo per la coltivazione di 5 piantine di cannabis. Allora la Cassazione aveva distinto tra coltivazione in senso tecnico e detenzione per uso personale, equiparando la coltivazione in casa alla "detenzione per uso personale", e decidendo di dichiarare non illegale quest’ultima.

1 commenti:
16 ottobre 2010 alle ore 12:01
molto intiresno, grazie
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