Milano. Se i leghisti, forti della posizione di certo non secondaria nel governo che sta nascendo, non frenano il loro entusiasmo, ci pensa il premier in pectore Berlusconi a porre un freno alle mire lombarde. All'indomani del vertice di Arcore con Bossi e gli altri esponenti del Carroccio, nel corso del quale il Senatùr ha dato come certa la presenza nell'esecutivo di tre ministri leghisti (lui stesso alle Riforme, Maroni agli Interni e Luca Zaia alle Politiche Agricole), nonchè la designazione a vicepremier di Roberto Calderoli, il leader del Pdl, intervenendo al telefono al Mediolanum Market Forum, ha rettificato immediatamente, annunciando, quasi a mò di ammonimento nei riguardi del Carroccio, che "ci saranno sorprese" e che "tutto si concluderà quando avrò l'intero panorama chiaro". Berlusconi ha precisato che la decisione sulla composizione della squadra di governo spetterà a lui, sottoponendo al presidente
della Repubblica, al momento opportuno, i nomi della formazione. Non mancano del resto ancora nodi da sciogliere, come il destino di Formigoni (nella foto) alla presidenza della Regione Lombardia. Formigoni avrebbe sentito Berlusconi per telefono, e i due avrebbero deciso di fissare un incontro per martedì. Tra le varie probabilità, ci sarebbe la nomina di Formigoni alla guida del Senato, sebbene all'ottenimento della stessa carica sembra vicino anche Schifani. Verosimile anche l'ipotesi di un accorpamento di Attività produttive e Commercio estero in un superministero presieduto dal governatore lombardo. Ma il Cavaliere si trova a dover fronteggiare anche un'altra questione, la cui mancata soluzione provocherebbe non pochi problemi: il malcontento della Dca, il cui portavoce, Alfredo Tarullo, a seguito del vertice di Arcore, ha affermato attraverso una nota: "Senza una presenza del partito in Consiglio dei ministri restiamo fuori dal governo e da tutti gli incarichi parlamentari". Lo stesso Tarullo ha definito il segretario nazionale della Dca Gianfranco Rotondi "molto irritato, da giovane vecchio democristiano", a causa della "circostanza grottesca e inedita" provocata dall'annuncio entusiastico di Bossi.E Veltroni gusta già le "prime contraddizioni" - Non ha perso tempo il leader del Pd Walter Veltroni, dalla sua posizione di nuovo capo dell'opposizione e, di fronte alle difficoltà d'intesa in casa Pdl, non risparmia commenti taglienti quando afferma: "Vedo già contraddizioni e smentite, e una compagine di governo che ricalca quella del 1994".
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